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Gli armadi aperti del premier

È davvero triste, mortificante e squallido dover assistere a questo declino del potere. È uno spettacolo che molti di noi non si meritano, ne faremmo volentieri a meno, lo dico in tutta onestà senza posizioni ideologiche. Qui ormai non si tratta di essere o non essere con o contro Berlusconi. Lo dico da persona che per tutta la vita ha dovuto difendersi a causa del proprio orientamento sessuale. Sin da bambino ogni volta che qualcuno mi identificava come “frocio” non contava più la persone che ero. È sempre stato così. Potevo essere bravo nel mio lavoro o negli studi ma appena dicevo di essere omosessuale le cose cambiavano, certo non per tutti, per fortuna, ma per qualcuno sì. Questo governo, il suo capo e i suoi ministri, hanno sempre fatto della difesa della famiglia “naturale” una bandiera. E così anche Casini e, ora, sembra, pure il PD. Eppure Casini sembra pronto a dare sostegno a un uomo che sta finendo sotto accusa per aver frequentato e pagato una minorenne e per aver fatto uso di prostituzione. Non si può di certo dire che sia una cosa privata che un uomo, adulto e maturo, vada con una sedicenne. Il bello è che, nella mia vita, ho sempre fatto di tutto per dimostrare che sono una brava persona. So che non ce n'è nessun bisogno. Io sono una brava persona. Ma è come se dovessi dimostrare agli altri, a quelli che ci vedono solo come froci, che posso fare e posso essere ciò che meglio credo ed è per questo che mi sono sempre impegnato il triplo di quello che era necessario. Il signor Berlusconi, in più di un'occasione, ha parlato di noi omosessuali con disprezzo, palesando che la famiglia naturale è un'altra cosa, che non siamo degni di riconoscimenti.
A mio avviso, invece, è lui che non è degno di governare questo paese.
Abbiamo problemi gravissimi, una crisi economica che ci sta facendo perdere la speranza nel futuro, imprenditori arroganti che tolgono i diritti ai lavoratori con falsi referendum, la scuola, l'università e la cultura fatte a pezzi da amministratori e politici incapaci di concepire il bene pubblico come qualcosa di importante. Per non parlare della condizione delle donne, delle persone extracomunitarie, delle persone omosessuali, ecc...
C'è una fetta dello stato sociale abbandonato a se stesso, senza tutele, senza aiuti.
E ogni giorno siamo costretti a ingoiare il fango che Berlusconi ha generato. Siamo costretti a sentire di signorine che girano a seni nudi, di minorenni che ricattano il capo di governo, di lui che è disposto a pagare pur di nascondere gli scandali e, nella politica, sembra che nessuno si renda conto che sarebbe meglio archiviare questa parte decadente della nostra storia.
Staremmo molto meglio senza quest'uomo, senza il suo fango, senza lo squallore e le miserie dei suoi festini. Vogliono farci credere che siamo tutti come lui, che è un esempio e che chi dice il contrario è un ipocrita.
Ma non siamo tutti come lui.
Non lo siamo e non lo vogliamo più a rappresentarci.
Marino Buzzi


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